Una maglia da assegnare nelle corse professionistiche.
Una classifica a punti con tanto di maglia da istituire nelle gare a tappe più importanti al mondo, Tour, Giro e Vuelta. Penso a traguardi volanti a punti dove i primi verrebbero sottoposti al controllo antidoping a fine tappa.
Allora non sara’ più solo l’arrivo a decidere chi dovra’ sottoporsi ai controlli, ma saranno gli atleti stessi a scegliere liberamente di farsi controllare.
Una proposta ingenua e utopica quella di andare a caccia di controlli e non farsi “cacciare” ? Forse ma ricordiamoci che quindici anni fa anche l’idea del passaporto biologico sembrava pura utopia.
Gazzetta dello Sport – 18 Luglio 2012